Che cosa coprono le garanzie e le polizze per terremoti, alluvioni, straripamenti, vento forte o violenti temporali.

La cronaca ci sta abituando, purtroppo, a vedere sempre più spesso scene di alluvioni, di grandinate estreme o di terremoti che, oltre a causare un drammatico bilancio in termini di vite umane, provocano anche ingenti danni materiali. Chi ha la fortuna di sopravvivere ha il problema di vedere la propria abitazione distrutta o semidistrutta. Sacrifici di una vita rasi al suolo o affogati nell’acqua dell’ennesimo fiume straripato. Chi non ha fatto in precedenza una polizza assicurativa sa di dover ricominciare da zero. Chi l’ha fatta, si tiene comunque il dispiacere ma, almeno, ha un aiuto con cui ripartire. Come funziona l’assicurazione casa, catastrofi ed eventi atmosferici?

La garanzia a copertura dei danni derivanti da catastrofi come un terremoto, alluvioni e inondazioni può essere acquistata con polizza a sé stante o tramite un’appendice alla polizza globale fabbricato.

Generalmente, tale polizza assicura i danni materiali e diretti (compresi quelli da incendio e scoppio) subiti dall’immobile e/o dal contenuto (se assicurato) a causa di:

• terremoto;
• formazione di ruscelli a seguito di eccezionali precipitazioni atmosferiche;
• fuoriuscita d’acqua dai bacini naturali o artificiali (anche se provocata da un terremoto o da una frana o smottamento del terreno).

Oltre al rimborso del capitale assicurato, sono normalmente incluse le coperture delle spese di:

• demolizione, sgombero, trasporto, smaltimento e trattamento delle macerie;
• pernottamento in albergo nel caso di inagibilità dell’abitazione;
• rimozione, trasporto, ricollocamento e deposito presso terzi dei beni contenuti nei locali.

In questo tipo di garanzia le franchigie possono essere molto elevate e di norma si aggirano attorno a:

• 000 euro;
• oppure il 20% del danno per lo scoperto.

Non è rimborsabile l’intero valore di ricostruzione a nuovo dell’edificio ma, al massimo, una percentuale dello stesso che va dal 30% al 70%.

Generalmente sono esclusi i danni causati da:

• maremoto, anche se originato da alluvione, inondazione o terremoto (con esclusione anche di locali interrati e fabbricati non conformi alle norme antisismiche vigenti alla data di costruzione);
• eruzione vulcanica;
• trasmutazioni del nucleo dell’atomo o radiazioni (anche se originate da alluvione, inondazione o terremoto);
• sciacallaggio;
• mancato godimento del reddito da locazione, sospensione lavori, e in genere tutti i danni indiretti che non riguardano materialmente il fabbricato o i beni assicurati ma che indirettamente sono conseguenza dell’alluvione, inondazione o terremoto, ecc.

Secondo l‘Ania, l’Associazione nazionale imprese assicuratrici, si può proteggere la propria casa dalle catastrofi naturali sottoscrivendo un’apposita garanzia anche come estensione della polizza incendio.

Inoltre, molte compagnie propongono la polizza terremoto, il cui costo è variabile a seconda:

• del rischio sismico registrato nella zona in cui si abita;
• delle condizioni dell’edificio;
• dell’esistenza o meno di una certificazione antisismica dell’immobile;
• dell’anno di costruzione del fabbricato.

La garanzia terremoto copre tutti i danni che vengono causati da un sisma, ma non tutti gli sono assicurabili: secondo l’Ania, infatti, occorre che ci siano caratteristiche specifiche. Ad esempio, non sono assicurabili i fabbricati:

• ritenuti abusivi dal punto di vista urbanistico-edilizio;
• non costruiti secondo le norme tecniche di legge o eventuali disposizioni locali relative alla zona sismica.

Esiste, anche se non è ancora molto diffusa, anche una garanzia «fenomeni alluvionali» che copre i danni materiali e diretti causati dallo straripamento d’acqua di corsi o bacini naturali o artificiali.

Per quanto riguarda, più nello specifico, la polizza eventi atmosferici, copre di norma i danni causati da:

• trombe d’aria, cicloni, tifoni, uragani, vento molto forte in generale e dalle cose da esso trasportate;
• precipitazioni intense come le grandinate, le tempeste di pioggia o le tormente di neve;
• fulmini;
• caduta di sassi e frane;
• caduta di tetti per sovraccarichi di neve;
• perdite di canoni di affitto o di una parte di essi che non verranno pagati dagli inquilini danneggiati.