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Assegno ordinario d’invalidità: si pagano le tasse?

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(@mariano-acquaviva)
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Qual è la differenza tra assegno ordinario e invalidità civile? È possibile continuare a lavorare? Si paga l’Irpef sull’AOI?

La legge tutela le persone invalide o disabili accordando loro determinate agevolazioni, di tipo sia sociale che economico. Da quest’ultimo punto di vista, la persona con un certo grado d’invalidità ha diritto a ricevere una prestazione economica da parte dello Stato. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: si pagano le tasse sull’assegno ordinario d’invalidità?

In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’assegno ordinario di invalidità (AOI), analizzando la differenza con l’invalidità civile e le condizioni per potervi accedere.

Cos’è l’assegno ordinario d’invalidità?

L’assegno ordinario d’invalidità è una prestazione previdenziale, legata ai contributi versati, erogata a persone che presentano un grado di invalidità certificato.

Per la precisione, l’assegno ordinario di invalidità è riconosciuto dall’Inps a favore dei lavoratori dipendenti privati e autonomi, nonché agli iscritti alla gestione separata, che ne facciano espressa domanda, purché sussistano le seguenti condizioni:

  • il versamento di contributi per almeno cinque anni, dei quali tre nell’ultimo quinquennio precedente alla domanda;
  • il riconoscimento, da parte dell’ufficio medico legale dell’Inps, che la capacità di lavoro dell’assicurato, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, a meno di un terzo (1/3).

Assegno ordinario: a quanto ammonta?

L’importo dell’assegno ordinario di invalidità varia in base ai contributi previdenziali versati dal beneficiario; è calcolato utilizzando un sistema misto o contributivo, considerando l’anzianità contributiva del lavoratore.

Per tale ragione, l’’importo dell’assegno ordinario varia da persona a persona, a differenza delle prestazioni assistenziali come l’invalidità civile e l’indennità di accompagnamento, che invece sono previste in misura fissa dalla legge.

Assegno ordinario d’invalidità e invalidità civile: differenza

Mentre l’assegno d’invalidità civile è una prestazione assistenziale, l’assegno ordinario d’invalidità è un trattamento economico (non reversibile) riservato ai lavoratori dipendenti del settore privato e ai lavoratori autonomi con un livello d’invalidità tale da ridurre di oltre 2/3 la capacità lavorativa.

Per questo motivo l’assegno ordinario, a differenza dell’invalidità civile, è un trattamento previdenziale, in quanto è subordinato al versamento dei contributi.

Inoltre, l’assegno ordinario di invalidità, al compimento dei 67 anni di età del lavoratore, si trasforma in pensione di vecchiaia.

Si tratta di un trattamento diverso rispetto ad altre prestazioni assistenziali e può essere erogato anche in caso di attività lavorativa, come diremo nel prossimo paragrafo.

L’assegno ordinario è compatibile con l’attività lavorativa?

Sì, l’assegno ordinario di invalidità è compatibile con l’attività lavorativa anche se, superando determinati limiti di reddito, subisce una riduzione dell’importo.

Si può continuare a lavorare mentre si riceva questo assegno, ma bisogna essere consapevoli del fatto che si sarà soggetti a una doppia imposizione fiscale, una del datore di lavoro e una dell’Inps.

L’assegno ordinario è soggetto a tassazione?

Proprio perché si tratta di un trattamento previdenziale, l’assegno ordinario di invalidità è soggetto a tassazione, proprio come il reddito da lavoro o da pensione.

L’assegno ordinario, infatti, è equiparato a una pensione, a differenza delle prestazioni assistenziali, come ad esempio la pensione di invalidità civile e l’indennità di accompagnamento.

Quando non si pagano le tasse sull’assegno ordinario di invalidità?

Se l’importo annuo dell’assegno ordinario d’invalidità non supera la “no tax area” dei pensionati, pari a 8.500 euro l’anno, e l’invalido non ha altri redditi, sulla somma che percepisce a titolo di assegno ordinario non verserà l’Irpef (proprio perché il suo reddito complessivo ricade nella soglia di reddito entro la quale l’imposta dovuta è pari a zero).

In sintesi, l’assegno ordinario d’invalidità è soggetto a tassazione, ma le regole variano a seconda della situazione finanziaria del beneficiario.

È importante tenere presente che, se l’importo dell’assegno non supera la soglia di esenzione e non si hanno altri redditi, non sarà necessario pagare l’Irpef su questa prestazione.

Mentre molte prestazioni assistenziali in Italia sono esenti da tassazione, l’assegno ordinario di invalidità è un’eccezione a causa della sua natura previdenziale.

 
Pubblicato : 22 Dicembre 2023 19:00