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Assegno divorzile: come impatta la nuova famiglia sul mantenimento

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(@angelo-greco)
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La revisione dell’assegno divorzile può tenere conto delle esigenze della nuova famiglia, inclusi i figli dell’altro coniuge nati da precedenti relazioni.

La revisione dell’assegno divorzile è una tematica di crescente interesse, soprattutto in relazione alla costituzione di nuove famiglie da parte dei coniugi divorziati. Quali sono le conseguenze della nuova famiglia sull’assegno divorzile? È possibile richiedere una riduzione o revoca dell’assegno tenendo conto delle esigenze di mantenimento della nuova famiglia? In questo articolo, analizzeremo una recente sentenza della Cassazione civile e forniremo esempi pratici per comprendere meglio l’impatto della nuova famiglia sulla revisione dell’assegno divorzile.

Cosa prevede la legge sulla revisione dell’assegno divorzile?

La legge prevede la possibilità di richiedere una revisione dell’assegno divorzile in presenza di circostanze che ne giustifichino la revoca o la riduzione. Tali circostanze devono essere sopravvenute rispetto alla precedente decisione del giudice e devono riguardare un significativo cambiamento nelle condizioni economiche di uno dei coniugi divorziati.

Poniamo il caso di Tizio, che dopo il divorzio si ritrova a dover versare un assegno divorzile all’ex moglie Caia. Tizio si risposa e forma una nuova famiglia con Sempronia, che ha due figli da una precedente relazione. Tizio potrebbe chiedere una revisione dell’assegno divorzile se ritiene che le esigenze della nuova famiglia ne giustifichino la riduzione.

Come viene valutata la costituzione della nuova famiglia nella revisione dell’assegno divorzile?

La Cassazione civile [1] ha stabilito che nella revisione dell’assegno divorzile deve essere presa in considerazione anche la costituzione della nuova famiglia da parte dell’obbligato, tenendo conto delle eventuali esigenze di mantenimento del nuovo coniuge e dei figli nati dal precedente matrimonio di quest’ultimo, ove ne sia affidatario. Lo stesso vale in caso di convivenza stabile.

Poniamo il caso di Tizio che, dopo aver divorziato da Mariella, decide di andare a convivere stabilmente con Antonia. Antonia però vive con i suoi due figli avuti da un precedente matrimonio. Alla luce della necessità di mantenere la nuova famiglia, Tizio può chiedere la riduzione dell’assegno di divorzio che versa a Mariella.  

Formarsi una famiglia è un diritto costituzionale che non può essere limitato dalla presenza di un obbligo di mantenimento all’ex coniuge. Il tutto sempre nell’ottica del necessario bilanciamento, rispetto al soggetto obbligato al versamento dell’assegno divorzile, tra i nuovi doveri di solidarietà coniugale nascenti dalla costituzione del nuovo nucleo famigliare ed i pregressi doveri di solidarietà post-coniugale verso l’ex coniuge.

Come può influire la situazione economica dell’ex coniuge sulla revisione dell’assegno divorzile?

La situazione economica dell’ex coniuge può influire sulla decisione del giudice riguardo alla revisione dell’assegno divorzile. Se l’ex coniuge si trova in difficoltà finanziarie o non è riuscito a trovare un lavoro dopo il divorzio, il giudice potrebbe valutare tali circostanze nel decidere se ridurre o revocare l’assegno.

 

 
Pubblicato : 5 Maggio 2023 12:00