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Asfalto bagnato: c’è risarcimento per una buca piena d’acqua

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(@angelo-greco)
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Il Comune è tenuto a risarcire chi cade sulla strada o sulla pista ciclabile se c’è una fossa ricolma di acqua piovana? 

Il principio è ormai noto: è vero che il Comune deve risarcire tutti i danni a chi cade nelle voragini che si aprono sull’asfalto, ma solo a condizione che queste non fossero visibili con l’ordinaria diligenza. Sicché chi non si accorge di una buca di grosse dimensioni o comunque al centro della strada non può che prendersela con sé stesso.

Il dubbio si è posto nel caso di asfalto bagnato e di una buca piena d’acqua a seguito di un temporale. In occasioni di questo tipo, c’è risarcimento per chi ci cade?

La questione è stata affrontata numerose volte dalla giurisprudenza e, da ultimo dalla Corte di Appello di Bari. Vediamo, qui di seguito, quali sono le precauzioni da adottare in casi del genere e quali chance ci sono per farsi rimborsare i danni al veicolo e quelli morali patiti per le lesioni fisiche riportate. 

Come fare per ottenere il risarcimento del danno in caso di caduta

La Cassazione ritiene che il risarcimento per l’infortunio dovuto a insidia stradale scatti tutte le volte che l’infortunato dimostri: 

  • l’esistenza della buca;
  • la caduta e quindi il danno; 
  • il rapporto di causalità, ossia che la caduta è derivata unicamente dalla buca e non da altri fattori. 

Il primo aspetto, l’esistenza della buca, può essere agevolmente dimostrato da una documentazione fotografica o dal verbale della municipale eventualmente accorsa sul luogo dell’evento.

Quanto al danno, questo sarà documentabile attraverso i certificati del pronto soccorso o, in assenza di lesioni fisiche, dal preventivo del carrozziere.

Quanto al rapporto di causalità, difficilmente si potrebbe provare se non attraverso testimoni.  

Dall’altro lato, l’ente titolare della strada (di norma il Comune) che vuol andare indenne da qualsiasi pretesa risarcitoria deve provare che l’infortunio è stato dovuto a “caso fortuito” ossia a un fattore imprevedibile e inevitabile. 

Cos’è il caso fortuito?

Il caso fortuito che esclude o comunque riduce la responsabilità del Comune è tutto ciò che non si può prevedere ed evitare con l’ordinaria diligenza. 

Vi rientra la buca formatasi da poco tempo, tanto da non dare la possibilità agli addetti alla manutenzione delle strade di intervenire o di transennare la zona.

Nel caso fortuito però, più di frequente, è compresa la condotta imprudente del danneggiato che non si è accorto – pur potendolo fare – del pericolo. E ciò magari a causa dell’alta velocità, della distrazione o della semplice negligenza. 

Se si cade in una buca piena d’acqua si viene risarciti?

Premesso che ogni caso – così come ogni strada – ha le sue sfaccettature e quindi la possibilità che vi siano decisioni di segno apparentemente opposto è elevata, in linea generale l’orientamento della giurisprudenza è quello di accordare un concorso di colpa a chi cade in una buca colma d’acqua. E ciò perché, come si legge nella sentenza della Corte d’appello di Bari [1], se l’infortunio avviene di giorno o comunque su una strada illuminata, è verosimile pensare che, durante un acquazzone o subito dopo che ha piovuto, sull’asfalto ancora bagnato dalla pioggia, l’acqua piovana riempie le buche al punto da renderle impercettibili. È del resto del tutto prevedibile che dopo la pioggia l’asfalto sia viscido e le buche si riempiano d’acqua: l’infortunato avrebbe dovuto usare la massima prudenza.  

Il concorso di colpa viene quindi determinato dal giudice il quale però potrebbe anche ritenere che l’intera responsabilità sia da accordare all’infortunato, specie in strade palesemente dissestate, dove l’obbligo della prudenza deve essere ancora più rigoroso.  

 
Pubblicato : 15 Maggio 2023 17:30