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Arriva l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti

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(@raffaella-mari)
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La legge 33/2023 introduce un assegno universale per anziani non autosufficienti, riordina le agevolazioni fiscali e contributive e migliora l’assistenza. Addio accompagnamento.

La recente introduzione dell’assegno universale per gli anziani non autosufficienti cancella l’assegno di accompagnamento erogato dall’Inps ma rappresenta una svolta per le famiglie italiane che si trovano ad affrontare le difficoltà legate all’assistenza dei propri cari. La nuova legge delega 33/2023, in vigore dal 31 marzo, introduce importanti novità al fine di migliorare le condizioni di vita degli anziani e delle loro famiglie, garantendo un sostegno economico e una migliore organizzazione dei servizi di assistenza. Vediamo meglio cosa prevede la normativa voluta dal governo e come essa cambierà la vita delle persone con ridotta capacità di autogestione.

Cos’è l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti?

L’assegno universale per gli anziani non autosufficienti è una prestazione economica che la legge 33/2023 prevede di introdurre, in via sperimentale e progressiva, per oltre 2,8 milioni di anziani non autosufficienti in Italia. Questa prestazione non sarà legata al reddito, ma erogata in base allo specifico bisogno assistenziale, e potrà essere scelta dal beneficiario sotto forma di: 

  • denaro;
  • servizi.

La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023.

L’assegno universale sarà inizialmente destinato ai 1,4 milioni di anziani non autosufficienti che già percepiscono l’indennità di accompagnamento, pari per il 2023 a 527,16 euro mensili. 

L’indennità di accompagnamento verrà assorbita dalla nuova prestazione.

Quali sono i presupposti sanitari per accedere all’assegno universale?

I presupposti sanitari per l’indennità di accompagnamento resteranno immutati: l’impossibilità di svolgere autonomamente gli atti della vita quotidiana. Tuttavia, l’articolo 4 della legge delega prevede una semplificazione e integrazione delle procedure di accertamento e valutazione della non autosufficienza, favorendo la riunificazione dei procedimenti in capo a un solo soggetto su tutto il territorio nazionale.

Come si valuta la non autosufficienza dell’anziano?

Un aspetto centrale della legge delega riguarda la valutazione multidimensionale della persona anziana, che prevede la presa in carico dell’individuo presso i Punti unici di accesso (Pua) per la definizione di un Piano assistenziale individualizzato (Pia), al fine di accertare i suoi bisogni sanitari e socio assistenziali.

Quali sono le novità in materia di agevolazioni contributive e fiscali?

La legge 33/2023 prevede una ricognizione e riordino delle agevolazioni contributive e fiscali, anche attraverso la rimodulazione delle aliquote e dei termini di durata delle agevolazioni stesse. L’obiettivo è regolarizzare il lavoro di cura prestato da badanti al domicilio della persona non autosufficiente, con percorsi formativi specifici per lo svolgimento di questa attività professionale.

Poniamo il caso di Tizio, un anziano non autosufficiente che percepisce l’indennità di accompagnamento. Grazie all’assegno universale introdotto dalla legge 33/2023, Tizio avrà la possibilità di scegliere se ricevere un sostegno economico direttamente in denaro oppure sotto forma di servizi, in base alle sue specifiche esigenze assistenziali.

Quando entrerà in vigore la nuova legge?

La legge delega fissa al 31 gennaio 2024 il termine ultimo per l’adozione i decreti di attuazione, poi trasmessi alle Camere per un parere che dovrà essere dato entro 30 giorni. Entro 12 mesi dalla loro entrata in vigore, il Governo potrà adottare disposizioni integrative e correttive.

Migliorare le condizioni di vita dei caregiver familiari

La legge 33/2023 presta particolare attenzione anche alle condizioni di vita dei caregiver familiari, ovvero coloro che si occupano dell’assistenza dei propri familiari non autosufficienti. Sono previsti interventi diretti alla certificazione delle competenze professionali acquisite durante l’esperienza maturata e forme di partecipazione nell’ambito della programmazione sociale, sociosanitaria e sanitaria a livello nazionale, regionale e locale.

Il contrasto alla solitudine sociale e alla deprivazione relazionale

Uno degli obiettivi della legge 33/2023 è contrastare la solitudine sociale e la deprivazione relazionale, fenomeni che colpiscono in particolare gli anziani non autosufficienti. Attraverso una serie di decreti attuativi che dovranno essere adottati entro il 31 gennaio 2024, la legge mira a promuovere l’invecchiamento attivo, migliorare l’assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria e garantire la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine.

Conclusioni

La legge 33/2023 rappresenta un passo importante nel miglioramento delle condizioni di vita degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. Con l’introduzione dell’assegno universale e il riordino delle agevolazioni fiscali e contributive, si punta a garantire un sostegno concreto a chi si trova ad affrontare le difficoltà legate all’assistenza dei propri cari. La legge, inoltre, pone l’accento sull’importanza di contrastare la solitudine sociale e di promuovere l’invecchiamento attivo, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli anziani e di coloro che se ne prendono cura.

 
Pubblicato : 11 Aprile 2023 08:00