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Arriva la rottamazione quinquies

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(@angelo-greco)
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Nuova sanatoria per chi non ha pagato i debiti fiscali e le cartelle esattoriali.

La rottamazione quater è stata un flop. Il Governo non ha incassato quanto sperava: un po’ perché pochi contribuenti hanno aderito alla sanatoria, un po’ perché chi invece vi ha aderito ha saltato qualche rata ed è decaduto. Proprio per questo sono allo studio dell’esecutivo due proposte rivolte a ottenere una maggiore partecipazione dei contribuenti agli sconti sulle tasse non pagate. Una di queste è la rottamazione quinquies. Vediamo meglio cosa si profila all’orizzonte e come chiudere i debiti con Agenzia delle Entrate.

I buchi dell’evasione

I problemi del fisco italiano non riguardano solo la fase dell’accertamento (in cui ricadono poco meno del 5% dei contribuenti, di solito quelli inseriti nelle cosiddette “liste selettive” delle categorie con maggior rischio evasione), ma anche quelli della riscossione.

Secondo la Corte dei Conti, a fronte degli importi richiesti da Agenzia Entrate Riscossione, solo il 20% viene recuperato. L’altro 80% diventa inesigibile: vuoi perché il contribuente è nullatenente, vuoi perché i crediti si prescrivono nel tempo, vuoi perché le procedure non portano all’aggiudicazione dei beni pignorati.

I risultati del recupero delle imposte sono più che modesti. E dalle analisi della magistratura contabile emerge un quadro in cui chi non paga le tasse ha probabilità ampie di evitare le verifiche, e quando vi incappa preferisce non rispondere alle richieste dello Stato preferendo vedersi recapitare un’iscrizione a ruolo nella speranza concreta di vedersela rottamare; quando la rottamazione arriva, poi, molti aderiscono, versano la prima rata e poi tornano a scomparire.

La sanatoria per chi è decaduto dalla rottamazione quater

La prima soluzione che il Governo starebbe pensando per recuperare le somme preventivate ma mai riscosse è permettere, a chi è decaduto dall’ultima rottamazione,  di rimettersi nei termini. Pertanto, ci sarebbe una sorta di sanatoria a chi non ha potuto o voluto pagare, o magari si è semplicemente dimenticato. In pratica si tratterebbe di una proroga ulteriore.

Sarebbero quindi riammessi alla rottamazione coloro che avrebbero presentato all’epoca la relativa domanda.

L’apertura della rottamazione quater anche agli altri contribuenti

Si pensa anche di consentire l’accesso alla rottamazione quater anche ai contribuenti che, alla scadenza del termine per la richiesta di ammissione al beneficio, non avevano fatto la domanda e che magari ci hanno ripensato. Val dunque la pena ricordare quali sono le condizioni per aderire all’ultima sanatoria.

La rottamazione quater prevedeva la possibilità di saldare le cartelle esattoriali relative al periodo 1° gennaio 2000 – 30 giugno 2022con un versamento unico (privo di interessi) oppure in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andavano saldate il 28 febbraio e il 31 maggio scorso (termine slittato poi al 5 giugno). Le restanti andranno versate il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2025.

Chiaramente la riapertura dei termini per l’accesso alla rottamazione per chi non aveva presentato domanda comporterà un nuovo calendario dei pagamenti

La nuova rottamazione quinquies

Si vocifera tuttavia che l’esecutivo stia prendendo in considerazione anche una nuova sanatoria, che probabilmente verrà chiamata rottamazione quinquies.

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha incontrato l’Associazione nazionale commercialisti (Anc). La possibilità di una sanatoria completamente nuova si legge proprio dalla nota del sindacato professionale in cui si è dato atto dei temi affrontati col Governo: «nell’ottica di creare percorsi a sostegno dei contribuenti è stata prospettata la possibilità di riapertura delle definizioni agevolate (rottamazioni quater) come pure l’introduzione di un nuovo istituto quale l’eventuale rottamazione quinquies».

Non sono ancora chiari i termini e le condizioni del nuovo beneficio per estinguere i debiti fiscali. Per questo bisognerà ancora attendere, forse ci vorrà il collegato fiscale alla manovra di fine anno (la legge di Bilancio).

 
Pubblicato : 2 Luglio 2024 08:24