Aprire o lavorare in un asilo nido: perché ora è il momento migliore
Asili nido, in arrivo il bando per creare 25mila nuovi posti Welfare locale. Pronto al ministero dell’Istruzione un avviso da 6-700 milioni.
Stai considerando di aprire un asilo nido o di lavorare in uno? Adesso è il momento ideale per farlo. Se stai pensando di iniziare un’attività legata agli asili nido o di cercare lavoro in questo settore, ci sono buone notizie: è il momento opportuno per intraprendere questa strada.
Nuovo bando per asili nido: 25mila posti in arrivo
È previsto un bando per la creazione di 25mila nuovi posti negli asili nido. Il Ministero dell’Istruzione sta preparando un avviso pubblico con un budget tra 600 e 700 milioni di euro. Questo bando è destinato ai Comuni che hanno un numero significativo di bambini tra 0 e 2 anni ma che non raggiungono ancora l’obiettivo di copertura del 33% stabilito a livello europeo.
Ripartenza dopo l’interruzione: nuovi posti negli asili
Dopo una pausa, è in corso la ripresa della creazione di nuovi posti negli asili nido. A seguito di un’interruzione causata dalla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero dell’Istruzione ha elaborato un nuovo bando per finanziare l’ampliamento dell’offerta educativa per 25mila bambini, con una dotazione finanziaria superiore rispetto alle previsioni iniziali.
Investimento e tempistiche del bando
Il finanziamento e le tempistiche del bando sono stati definiti. Tra 600 e 700 milioni di euro saranno investiti per realizzare oltre 25mila nuovi posti in asili nido, con un costo per posto che varia a seconda che si tratti di ampliare strutture esistenti o di costruirne di nuove. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per la fine di luglio.
Obiettivi ridotti a seguito della revisione del PNRR
La revisione del PNRR ha portato a una riduzione degli obiettivi iniziali. Nonostante gli sforzi dei Comuni e i buoni risultati ottenuti, il numero di posti previsti è stato ridotto da 250mila a meno di 100mila a causa di discrepanze con la Commissione Europea e dell’aumento dei costi.
Questo bando rappresenta solo l’inizio di un impegno più ampio. Nonostante i tagli, il Governo intende perseguire gli obiettivi iniziali di espansione delle strutture per l’infanzia attraverso finanziamenti nazionali, con questo bando che segna il primo passo di un piano più ampio.
Finanziamento e ulteriori rinvii
Persistono disaccordi su come finanziare ulteriormente il progetto. Il dibattito tra il Ministro con delega al PNRR, Raffaele Fitto, e il Ministero dell’Economia su come coprire i costi dei progetti ha portato a ulteriori ritardi. La questione riguarda l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale Complementare e la risoluzione di questioni normative, causando posticipi nelle decisioni.
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