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Annullamento ricevimento per motivi di salute: va pagato il prezzo?

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(@angelo-greco)
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Affrontiamo il caso di un ricevimento annullato per motivi di salute e le conseguenze legali legate al pagamento del prezzo pattuito.

Eventi imprevisti, come problemi di salute, possono portare all’annullamento di un ricevimento prenotato in precedenza. Quali sono le implicazioni legali e i diritti delle parti coinvolte in queste situazioni? È necessario pagare il prezzo concordato con il ristoratore se la causa dell’impossibilità non dipende dal cliente? In questo articolo, analizzeremo la questione attraverso esempi pratici e chiarimenti sulle norme del Codice civile italiano.

Come funziona l’impossibilità sopravvenuta?

L’articolo 1256 del Codice civile stabilisce che l’obbligazione di entrambe le parti si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa oggettivamente impossibile. L’impossibilità deve derivare da un evento straordinario ed imprevedibile, altrimenti non sarà possibile invocare la risoluzione del contratto. 

Dunque, se una delle parti si trova nell’impossibilità di adempiere a causa di un evento imprevedibile e straordinario non dipendente dalla sua volontà, come appunto un malore improvviso, è possibile invocare la risoluzione del contratto. In questo caso, entrambe le parti saranno liberate dai rispettivi obblighi contrattuali. In altre parole il debitore (il cliente) non è tenuto a corrispondere il prezzo del ricevimento così come il ristoratore non sarà tenuto a fornire la sua prestazione.

Il ristorante ha diritto a un rimborso per le spese sostenute?

Se il contratto viene risolto per impossibilità sopravvenuta, la controparte (ad esempio, il ristoratore) avrà comunque diritto a vedersi rimborsate le spese e i costi già sostenuti per adempiere ai propri obblighi contrattuali. In alcuni casi, soprattutto quando l’annullamento dell’evento è proprio a ridosso della data (ad esempio il giorno stesso o addirittura poche ore prima) queste spese potrebbero coincidere con il prezzo inizialmente pattuito. Si pensi ai costi per l’acquisto delle vivande, per il personale suppletivo, per aver prenotato la sala rinunciando ad altri eventi o clienti. 

Tizio ha prenotato un ristorante per festeggiare la prima comunione di suo figlio. Purtroppo, il giorno della cerimonia, il bambino si sente male e finisce in ospedale. Tizio avvisa immediatamente il ristoratore dell’accaduto, ma quest’ultimo chiede comunque il pagamento dell’intero importo pattuito. È lecita questa richiesta?  Nel caso di Tizio, sebbene il contratto possa considerarsi risolto per impossibilità sopravvenuta, il ristoratore avrà diritto a vedersi rimborsate tutte le spese e i costi già sostenuti per preparare il servizio di ristorazione. Se l’evento imprevisto si è verificato poche ore prima dell’erogazione del servizio, il ristoratore potrebbe richiedere il pagamento dell’intero importo pattuito come rimborso delle spese sostenute.

In conclusione

In conclusione è possibile chiedere la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta quando la prestazione non è stata ancora eseguita e questa non possa essere adempiuta per causa non dipendente dalla volontà del debitore, sopravvenuta e imprevedibile. Ma i costi già sostenuti dalla controparte devono essere comunque rimborsati. 

 
Pubblicato : 25 Aprile 2023 06:00