forum

Amministratore di c...
 
Notifiche
Cancella tutti

Amministratore di condominio: quale titolo di studio serve?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
66 Visualizzazioni
(@angelo-forte)
Post: 319
Prominent Member Registered
Topic starter
 

Che requisiti occorre possedere per poter essere amministratore condominiale

Nei condomini italiani quasi mai la vita scorre liscia. Le discussioni, come anche la cronaca narra, sono frequenti e talvolta si trasformano in liti dinanzi ai tribunali. Per evitare questo alto tasso di litigiosità, occorrerebbe avere amministratori all’altezza del compito. Per questo spesso ci si domanda quale titolo di studio serve per essere amministratore di condominio. Poter contare su di un professionista esperto e professionalmente capace sarebbe infatti un punto di partenza ottimo per rendere più semplice la gestione del quotidiano all’interno degli edifici condominiali. Ciò che succede, invece, è che pur di risparmiare si affida il compito delicato di amministratore a persone prive delle competenze indispensabili per rivestire questo delicato incarico. Nell’articolo che ci apprestiamo a scrivere capiremo se occorre o meno un determinato titolo di studio per poter fare l’amministratore di condominio e quali altri requisiti siano previsti dalla legge [1] per poter assumere questa responsabilità. Ci soffermeremo anche sui compiti e sui poteri che la normativa vigente assegna e riconosce all’amministratore per poter offrire così una panoramica completa.

Che poteri e quali compiti ha l’amministratore?

Analizziamo prima di tutto poteri e compiti dell’amministratore di condominio [2].

All’amministratore di condominio spetta:

– eseguire le delibere adottate dall’assemblea e far rispettare il regolamento condominiale;

– vigilare sull’uso dei beni condominiali e sulla prestazione dei servizi comuni (ad esempio verificare come venga eseguita la pulizia dei giardini);

– riscuotere le quote condominiali e pagare quanto occorre per garantire la manutenzione ordinaria delle parti comuni;

– garantire che le cose comuni conservino la loro integrità (deve intervenire per esempio se c’è urgenza di riparare scale o tetti ecc.);

– rendere annualmente all’assemblea il rendiconto della sua gestione (predisponendo il bilancio consuntivo).

Se l’assemblea decide di fare lavori di manutenzione straordinaria e sceglie una ditta a tale scopo, l’amministratore deve eseguire tale delibera e concludere con la ditta un contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori

L’amministratore deve anche ogni anno comunicare:

  • all’anagrafe tributaria il suo codice fiscale e i dati anagrafici oltre al codice fiscale del condominio gestito;
  • all’agenzia delle entrate l’elenco di coloro che forniscono servizi del condominio;
  • sempre all’agenzia delle entrate la dichiarazione dei redditi per conto del condominio.

Deve pure tenere:

  • l’anagrafe condominiale che è l’elenco dei proprietari e degli immobili,
  • il registro dei verbali dell’assemblea,
  • il registro della nomina e della revoca degli amministratori
  • e il registro di contabilità con l’indicazione di tutti i movimenti (spese e incassi delle quote condominiali).

L’amministratore di condominio deve garantire il rispetto del regolamento

Chi può essere amministratore di condominio?

Occupiamoci ora dei requisiti che la legge stabilisce [3] per chi intenda assumere l’incarico di amministratore condominiale.

E’ consentito ricoprire il ruolo di amministratore di condominio a chi:

  • abbia il godimento dei diritti civili (evidentemente un condannato alla pena dell’ergastolo non potrà fare l’amministratore);
  • non abbia riportato condanne per delitti contro la pubblica amministrazione (ad oltraggio a pubblico ufficiale), l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio (ad esempio furto) o per ogni altro delitto non colposo per cui la legge penale infligge la pena della reclusione non inferiore a due anni e non superiore a cinque;
  • non è sottoposto a misure di prevenzione definitive (la sorveglianza speciale);
  • non sia interdetto o inabilitato;
  • non risulti nell’elenco dei protesti;
  • ha conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
  • ha frequentato un corso di formazione iniziale e si aggiorna periodicamente in materia condominiale.

Ma se l’amministratore viene selezionato tra i condomini la legge non impone alcun titolo di studio e nemmeno alcun obbligo di aggiornamento periodico sulle materie condominiali.

Nel momento in cui l’amministratore in carica dovesse perdere anche uno solo dei primi cinque requisiti elencati, risulterebbe automaticamente decaduto dall’incarico.

L’amministratore di condominio non può essere un protestato

 
Pubblicato : 10 Dicembre 2023 19:00