forum

Addebito separazion...
 
Notifiche
Cancella tutti

Addebito separazione: spetta l’assegno divorzile?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
44 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2324
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

In cosa consiste l’addebito? Chi perde il diritto al mantenimento non ha diritto nemmeno all’assegno dopo il divorzio?

La fine di un matrimonio può esser più o meno traumatica. Nei casi più gravi, è possibile domandare al giudice che la separazione sia pronunciata con addebito a carico dell’altro coniuge. In questo caso, se il giudice ritiene che la crisi della coppia sia imputabile alla responsabilità esclusiva di una delle parti, stabilisce che questa perda il diritto al mantenimento e all’eredità dell’altro coniuge. Con questo articolo ci soffermeremo su un caso in particolare: se c’è stato addebito della separazione, spetta l’assegno divorzile?

In effetti, come appena ricordato, l’addebito della separazione fa venir meno il diritto al mantenimento. Ad esempio, se la moglie, tradendo il marito con un altro uomo, è stata causa esclusiva della separazione, non potrà chiedere il mantenimento, anche qualora non avesse alcun patrimonio per provvedere a sé. La perdita di questo diritto si ripercuote anche sull’eventuale assegno dopo il divorzio? Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme se con l’addebito della separazione spetta l’assegno divorzile.

Cos’è l’addebito della separazione?

L’addebito è una sanzione che il giudice mette a carico del coniuge che, col suo comportamento, ha causato la fine del matrimonio.

Da tanto si evince che l’addebito può aversi solo nel caso di separazione giudiziale, non anche quando si procede con la separazione consensuale, con la negoziazione assistita o con la separazione in Comune.

Addebito separazione: come funziona?

L’addebito deve essere espressamente chiesto da un coniuge nei confronti dell’altro. Ciò significa che il giudice non può pronunciarsi d’ufficio, anche se ritiene che una delle parti abbia palesemente violato gli obblighi matrimoniali.

L’addebito può essere chiesto anche nella memoria successiva alla prima udienza presidenziale, se il tentativo di conciliazione non riesce.

Oltre alla richiesta espressa, fondamentale presupposto dell’addebito è che uno dei coniugi si sia reso colpevole di comportamenti contrari ai doveri che derivano dal matrimonio [1]. Solo al ricorrere di questa fondamentale circostanza si può addebitare la separazione a una delle parti.

Addebito separazione: conseguenze

La separazione con addebito comporta due conseguenze:

  • la perdita del mantenimento;
  • la perdita dei diritti successori.

In pratica, il coniuge a cui è addebitata la separazione non avrà diritto al mantenimento, anche se si trova in condizioni di difficoltà economica.

Ciò che sopravvive è solo il diritto a ricevere gli alimenti, che consistono in una prestazione economica inferiore, sufficiente solamente al sostentamento della propria persona.

Allo stesso tempo, con l’addebito la parte “colpevole” perde anche il diritto a succedere al coniuge nel caso di morte di quest’ultimo.

Con la separazione dei coniugi, infatti, si conserva la qualità di erede nei confronti del coniuge; con l’addebito, invece, viene meno anche questo diritto, esattamente come succede in caso di divorzio.

Mantenimento dopo separazione: in cosa consiste?

Il mantenimento è la prestazione economica che, dopo la separazione, spetta al coniuge economicamente più debole.

Il mantenimento viene stabilito per riequilibrare le posizioni tra i coniugi a seguito della fine dell’unione, garantendo così lo stesso tenore di vita di cui si era goduto in precedenza in costanza di matrimonio.

Assegno dopo il divorzio: in cosa consiste?

L’assegno divorzile viene invece corrisposto a seguito del divorzio, se l’ex coniuge non è in grado di mantenersi economicamente, ad esempio perché non ha un lavoro.

A differenza del mantenimento, che viene accordato praticamente sempre nel caso di squilibrio economico tra le parti (salvo, come detto in caso di addebito), l’assegno divorzile deve essere corrisposto solo se l’ex coniuge dimostra di trovarsi in precarie condizioni economiche senza una propria colpa.

Detto in altri termini, lo squilibrio economico deve essere causato dalle scelte fatte durante la vita matrimoniale. E così, se la moglie ha rinunciato al lavoro per poter accudire i figli, il marito dovrà corrisponderle un assegno di divorzio per compensarla dei sacrifici che ha compiuto durante l’unione, sacrifici che hanno minato la sua capacità reddituale.

Addebito separazione: c’è diritto all’assegno divorzile?

Abbiamo detto che l’addebito della separazione fa venir meno il diritto al mantenimento, anche qualora ne sussistano in astratto i presupposti. Ad esempio, la moglie infedele che è causa della separazione non ha diritto al mantenimento anche se si trova in precarie condizioni economiche.

L’addebito della separazione ha ripercussioni anche sul diritto all’assegno divorzile? In effetti, sul punto la normativa non è affatto chiara.

La legge sul divorzio [2] si limita ad affermare che il giudice, nel disporre l’assegno divorzile, deve tener conto, tra le altre cose, anche delle «ragioni della decisione», cioè dei motivi che hanno condotto prima alla separazione e poi al divorzio.

Di conseguenza, possiamo affermare che l’addebito della separazione non costituisce, di per sé, un ostacolo all’attribuzione dell’assegno divorzile, il quale quindi potrebbe essere corrisposto all’ex coniuge anche se la separazione gli era stata addebitata.

Il giudice, però, può tenerne conto e, unitamente alla valutazione di altri elementi, potrebbe decidere di escludere la corresponsione dell’assegno.

Ad esempio, se il coniuge fedifrago non solo è stato causa della separazione (con conseguente addebito) ma ha dimostrato anche di non cercare lavoro, allora senza dubbio il giudice non gli accorderà l’assegno divorzile.

Al contrario, se l’ex coniuge a cui è stata addebitata la separazione si trova in difficoltà economiche non per sua colpa ma, ad esempio, perché si è sempre dovuto occupare della casa e dei figli, allora potrà sperare di ottenere l’assegno divorzile.

Secondo la giurisprudenza [3], il giudice del divorzio può altresì tener conto dell’addebito per quantificare l’importo dell’assegno divorzile, così da ridurlo solamente alla misura strettamente indispensabile per l’altro coniuge.

In sintesi: l’addebito della separazione non esclude automaticamente il diritto all’assegno divorzile, tenuto conto di tutte le altre circostanze richieste dalla legge per la sua attribuzione, come ad esempio la capacità economica delle parti e la durata del matrimonio.

The post Addebito separazione: spetta l’assegno divorzile? first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 19 Dicembre 2022 12:00