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Abbandono di rifiuti: è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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Inquinamento, immondizia e spazzatura: in quali casi si può essere processati penalmente? Quando scatta solo l’illecito amministrativo?

La maleducazione può costare cara e, talvolta, può costituire perfino un reato. Si pensi a chi è abituato a parlare male delle altre persone in loro assenza, rischiando così di essere querelato per diffamazione. L’inciviltà può essere pagata a caro prezzo anche quando si tratta di mancato rispetto della natura e delle ordinarie norme volte a preservare la salubrità degli ambienti. È in tale contesto che si pone il seguente quesito: l’abbandono di rifiuti è reato?

Come vedremo, ci sono alcune condotte che la legge ritiene particolarmente gravi e, pertanto, meritevoli di essere sanzionate penalmente. Ciò ovviamente non significa che rischia l’arresto chi getta una carta per strada anziché nel raccoglitore. Ci sono però condotte molto più serie che possono essere sanzionate pesantemente. Vediamo più nel dettaglio quando l’abbandono di rifiuti costituisce reato.

Quando è reato abbandonare rifiuti?

Secondo la legge [1], l’abbandono dei rifiuti, anche da parte dei privati, è sanzionato penalmente con l’ammenda da mille a diecimila euro, ma solo in determinate circostanze.

Per la precisione, costituiscono reato:

  • l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul e nel suolo;
  • l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee;
  • l’immissione, nel normale circuito di raccolta dei rifiuti urbani, di imballaggi terziari di qualsiasi natura. Per tali si devono intendere le confezioni, gli involucri e i packaging concepiti in modo da facilitare il trasporto di un certo numero di prodotti. Si pensi al bancale (cosiddetto pallet) che fa da base a un certo numero di confezioni tenute unite da un film contenitivo e protettivo;
  • l’abbandono di rifiuti costituiti da parti di veicoli a motore o di rimorchi.

Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi (scarti della raffinazione del petrolio o dei processi chimici industriali, solventi, oli esausti, batterie, accumulatori), la pena è aumentata fino al doppio.

Va peraltro specificato che, trattandosi di contravvenzione, il reato scatta anche in assenza di dolo, cioè in mancanza di una reale volontà di commettere l’illecito.

Pertanto, anche chi abbandona rifiuti in modo incontrollato per un puro caso oppure perché non sa che certi rifiuti sono pericolosi, può essere incriminato penalmente.

L’obbligo di rimozione dei rifiuti

A prescindere dalla contestazione del reato, l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti, nonché l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere nelle acque superficiali e sotterranee, obbliga il responsabile alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti, oltre che al ripristino dello stato dei luoghi, in solido con il proprietario e con i titolari di diritti di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile in base agli accertamenti effettuati dai soggetti preposti al controllo.

Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie e il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.

Abbandono di rifiuti: quando non è reato?

In tutte le ipotesi diverse da quelle elencate in precedenza, l’abbandono di rifiuti da parte dei privati può integrare al massimo una sanzione amministrativa.

Per essere più precisi, l’abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni e dei rifiuti prodotti da fumo continua a configurare un illecito amministrativo.

Secondo la legge [2], al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta, mozziconi di sigaretta e gomme da masticare, è vietato l’abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi.

Tali condotte costituiscono solamente un illecito amministrativo, consistente sanzione amministrativa pecuniaria da 30 a 150 euro. Se l’abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo (mozziconi, ecc.), la sanzione è aumentata fino al doppio.

Getto pericoloso di cose: quando c’è reato?

A prescindere dal reato che può scattare a seguito dell’abbandono di determinate tipologie di rifiuti, può essere contestato il reato di getto pericoloso di cose (art. 674 del codice penale) tutte le volte in cui i rifiuti siano versati, in strada o in un luogo privato ma di comune uso, in modo da imbrattare o molestare le altre persone.

Commette il reato di getto pericoloso di cose chi lancia i sacchetti della spazzatura dalla finestra, facendoli precipitare in strada o nel cortile comune, sporcando a terra e causando il diffondersi di un cattivo odore.

C’è reato di getto pericoloso di cose anche nell’ipotesi di combustione di rifiuti da cui promanino gas, vapori e fumi intollerabili per i vicini [3].

Perché sia abbia questo reato non occorre che si tratta dei rifiuti che fanno scattare il reato di abbandono oppure di rifiuti speciali: è sufficiente che essi siano trattati in modo tale da recare molestia alle altre persone.

 
Pubblicato : 20 Gennaio 2024 13:00