Se mi sposo in comune di quanti testimoni ho bisogno e qual è il loro compito?

Il matrimonio, si dice, è in profonda crisi. Ed i dati lo dimostrano. Stretto tra convivenze e divorzi, il matrimonio segna il passo. Resta comunque un obiettivo ed un traguardo per moltissimi. Ed il rito, anche quello civile, è pieno di fascino. Tra le tante domande possibili c’è anche quella che intende sapere a che serve il testimone nel matrimonio civile. La celebrazione, anche solo civile, consiste in una serie di rituali ed adempimenti che impegnano non soltanto gli sposi, ma anche tanti parenti ed amici. Nell’articolo che ci apprestiamo a scrivere, analizzeremo la figura del testimone di un matrimonio civile. Cercheremo di capire quale sia il ruolo di questa importante figura che gli sposi scelgono con cura ed a cui spetta un ruolo di primo piano nella giornata delle nozze. Molto spesso il testimone è un amico o un’amica degli sposi; altre volte è un fratello o una sorella. In tutti i casi si tratta di una persona nella quale i futuri coniugi ripongono piena fiducia e che, nel giorno più bello della loro vita, essi scelgono di avere al proprio fianco. Partiamo allora alla scoperta della figura del testimone delle nozze civili.

Che numero di testimoni può avere il matrimonio civile?

E’ importante, prima di entrare nel vivo dell’argomento, precisare che le regole del rito civile [1] stabiliscono che, nel giorno che gli sposi hanno scelto, l’ufficiale dello stato civile:

• in presenza di due testimoni (che possono essere anche parenti degli sposi),
• legge ai due sposi gli articoli Codice civile concernenti i diritti e i doveri reciproci dei coniugi, l’indirizzo della vita familiare, le norme sulla residenza della famiglia e i doveri nei confronti dei figli [2],
• riceve da ciascuno degli sposi la dichiarazione personale che intendono prendersi come marito e moglie
• e infine li dichiara uniti in matrimonio.

I testimoni possono essere anche parenti degli sposi per cui può fare da testimone anche padre e madre, fratello o sorella degli sposi

La legge stabilisce quindi in due il numero dei testimoni degli sposi (né meno di due, né più di due).

I testimoni possono essere più di due solo nel caso di infermità di uno degli sposi.

In questo caso, se lo sposo infermo non può spostarsi presso la casa comunale (dove le nozze civili si svolgono), la legge [3] consente che il matrimonio si celebri dove si trova lo sposo infermo ed alla presenza dell’ufficiale di stato civile, del segretario comunale e di quattro testimoni.

I testimoni delle nozze civili sono di regola due

Che ruolo hanno i testimoni?

Il ruolo del testimone è quello di certificare, apponendo la propria sottoscrizione sull’atto di matrimonio, che vi sia stata effettivamente la celebrazione del matrimonio.

Considerato questo compito, è richiesto che i testimoni siano maggiorenni e abbiano la capacità di intendere e volere.

Però la loro presenza non è considerata indispensabile.

Infatti se le nozze civili avvengono senza testimoni, il matrimonio resta comunque valido ed è soltanto prevista una sanzione pecuniaria per l’ufficiale dello stato civile che ha celebrato il matrimonio civile nonostante non vi fossero i due testimoni [4].

L’atto di matrimonio, sottoscritto dai testimoni, dagli sposi e dall’ufficiale di stato civile, è letto al termine del rito e deve contenere:

• le generalità di sposi e testimoni,
• la data di esecuzione delle pubblicazioni,
• il luogo in cui il matrimonio è stato celebrato
• e la dichiarazione dell’ufficiale di stato civile che sancisce l’unione matrimoniale dei nubendi.

L’atto di matrimonio andrà poi inserito nei registri dello stato civile.

Il matrimonio civile senza testimoni è comunque valido