forum

Perché la polizia c...
 
Notifiche
Cancella tutti

Perché la polizia catalana sta cercando di arrestare Carles Puigdemont

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
41 Visualizzazioni
(@europea)
Post: 5
Active Member Registered
Topic starter
 

Dopo sette anni di esilio in Belgio e Francia, Carles Puigdemont è tornato a Barcellona, sfidando apertamente il governo spagnolo che vuole imprigionarlo per aver dichiarato il 27 ottobre del 2017 l’indipendenza della Catalogna. Il Mossos d’Esquadra, la forza di polizia regionale della Catalogna, ha attivato un’operazione per arrestarlo, chiudendo tutti i punti di uscita da Barcellona e impedirne così la fuga.  Puigdemont è stato visto per l’ultima volta nel palco allestito dai suoi sostenitori davanti all’Arc de Triomf: «Per sette anni ci hanno perseguitato perché volevamo ascoltare la voce del popolo catalano. Hanno fatto del fatto di essere catalano una cosa sospetta. Nonostante tutti gli sforzi per farci del male, sono qui oggi per ricordare che siamo ancora qui e che non dobbiamo arrenderci. Viva la Catalogna libera!», ha dichiarato.

Il giornalista e politico catalano nato nel 1962 ad Amer, una cittadina nella provincia di Girona, aveva annunciato pubblicamente su Instagram  che sarebbe tornato per votare durante la sessione di investitura del nuovo presidente della Catalogna, il socialista Salvador Illa. Puigdemont era stato eletto a maggio tra i membri della Generalitat. Nonostante il mandato d’arresto pendente, la sua elezione gli dà il diritto di partecipare alle sessioni parlamentari, almeno in teoria. La polizia catalana ha adottato misure di sicurezza per cercare di arrestare Puigdemont se si fosse presentato in aula, ma il leader indipendentista catalano ha preferito tenere un comizio in un luogo pubblico dove poter facilmente scappare. 

Puigdemont è stato presidente della Generalitat de Catalunya, il parlamentino regionale catalano, dal gennaio 2016 all’ottobre 2017, prima di fuggire in esilio per aver organizzato un referendum per l’indipendenza della Catalogna, nonostante fosse stato dichiarato illegale dalla Corte Costituzionale spagnola. Dopo la dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte del Parlamento catalano il 27 ottobre 2017, il governo spagnolo ha attivato l’articolo 155 della Costituzione, che ha portato alla sospensione dell’autonomia della Catalogna e alla destituzione di Puigdemont. Per evitare l’arresto, il politico catalano è fuggito in Belgio insieme ad altri membri del suo governo regionale. Da allora è stato emesso un mandato d’arresto internazionale per accuse di ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici. Tuttavia, diversi tribunali europei hanno rifiutato di estradarlo per le accuse più gravi, limitando le possibilità di perseguimento da parte della Spagna.

Nonostante l’approvazione di una legge di amnistia per i separatisti catalani coinvolti negli eventi del 2017, la Corte Suprema spagnola ha stabilito che questo provvedimento non si applica a Puigdemont a causa delle accuse di malversazione, ovvero l’uso improprio di denaro o beni pubblici da parte di un pubblico ufficiale che usa questi fondi per fini personali o li distribuisce in modo fraudolento. Per ottenere l’immunità parlamentare, Puigdemont si è candidato alle elezioni europee del 2019 con la lista indipendentista catalana “Lliures per Europa” (Junts), ottenendo un seggio e la protezione diplomatica, nonostante le proteste del governo spagnolo. Puigdemont non si è ricandidato alle ultime elezioni europee del 2024. 

 
Pubblicato : 8 Agosto 2024 11:16
Tag argomenti