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Perché Fumio Kishida non sarà più il primo ministro del Giappone

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(@linkiesta)
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Il primo ministro e leader del Partito Liberaldemocratico giapponese Fumio Kishida ha annunciato che si dimetterà a settembre di quest’anno dopo tre anni di mandato caratterizzato da vari scandali politici e un calo significativo del sostegno elettorale. Il governo di Kishida è stato criticato per la sua incapacità di gestire efficacemente l’inflazione e le crescenti disuguaglianze economiche. Sebbene il Giappone abbia finalmente superato anni di pressione deflazionistica, i salari non sono cresciuti abbastanza da compensare l’inflazione, causando difficoltà economiche per molte famiglie giapponesi. 

Il governo Kishida è stato colpito anche da diversi scandali politici tra cui alcune donazioni politiche fatte durante eventi di raccolta fondi del partito che non sono state correttamente registrate. Ma a pesare di più è stato il crescente peso dell’ambiguo rapporto tra i membri del partito Liberaldemocratico giapponese che governa quasi ininterrottamente il Giappone dal 1955 e la Chiesa dell’Unificazione, movimento religioso fondato in Corea del Sud nel 1954 da Sun Myung Moon. 

Conosciuta anche come la “Famiglia per la Pace e l’Unificazione Mondiale”, questa organizzazione è stata spesso al centro di polemiche per la richiesta di donazioni ingenti dai suoi membri, su cui esercita una forte pressione psicologica. Nel corso degli anni, la Chiesa dell’Unificazione ha stretto legami con vari politici giapponesi, in particolare all’interno del Partito Liberaldemocratico, basandosi su una piattaforma comune contro il comunismo. Questi legami hanno permesso alla Chiesa di esercitare una certa influenza politica, soprattutto attraverso il sostegno elettorale e il finanziamento delle campagne politiche. 

Questa ambigue relazioni non erano ben note all’opinione pubblica giapponese fino all’assassinio dell’ex primo ministro e leader del Partito Liberaldemocratico Shinzo Abe, avvenuto l’8 luglio del 2022. Il suo assassino, Tetsuya Yamagami, ha dichiarato di aver agito a causa del ruolo della Chiesa dell’Unificazione nella rovina finanziaria della sua famiglia, in particolare per le ingenti donazioni fatte da sua madre all’organizzazione. Yamagami riteneva Abe un sostenitore influente della Chiesa. Dopo l’omicidio, i media giapponesi hanno investigato, scoprendo che numerosi membri del Partito liberaldemocratico avevano legami con la Chiesa, scatenando così un’ondata di indignazione pubblica che ha costretto l’attuale Kishida a prendere provvedimenti, tra cui una riorganizzazione del gabinetto per rimuovere i ministri coinvolti e scuse pubbliche.

 

 
Pubblicato : 14 Agosto 2024 08:30
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