L’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana ha causato tre morti, cinque feriti e quattro dispersi
Una esplosione imprevista e devastante ha colpito la centrale idroelettrica del lago di Suviana a Bargi, nell’Appennino bolognese, causando la morte di tre persone: il quarantacinquenne rumeno Pavel Petronel Tanase, il trentaseienne Vincenzo Franchina originario di Sinagra (Messina) e il settantatreenne Mario Pisano di San Marzano di San Giuseppe (Taranto). I tre lavoratori sono morti immediatamente a causa dell’esplosione di una turbina situata all’ottavo piano sotto il livello del suolo avvenuta intorno alle 14:30 di martedì 9 aprile. L’esplosione ha innescato un incendio che ha poi provocato il crollo di un solaio al nono piano. I dodici tecnici coinvolti, tutti appartenenti a ditte esterne, stavano lavorando agli adeguamenti della centrale e quello era il giorno del collaudo. Al momento altre quattro persone sono rimaste intrappolati sotto le macerie a seguito del crollo del soffitto, aggravato dall’allagamento causato da un tubo refrigerante della turbina. I cinque feriti invece sono stati ricoverati negli ospedali di Bologna, Cesena, Parma e Pisa.
Le operazioni di soccorso hanno coinvolto dodici squadre di vigili del fuoco, incluse due di sommozzatori e due specializzate in ricerche sotto macerie che dovranno operare fino a quaranta metri di profondità per recuperare i dispersi in una struttura che si estende per settanta metri sottoterra. «Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea», ha spiegato Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La centrale di Suviana è una delle quattro del sistema idroelettrico locale che comprende anche i laghi Brasimone, Santa Maria e Pavana, essenziale per la rete nazionale e nota per aver contribuito alla ripresa dell’elettricità in Italia dopo il blackout del 2003.
Salvatore Bernabei, amministratore delegato di Enel Green Power, ha assicurato la piena collaborazione con le autorità e ha espresso il proprio cordoglio. Nel frattempo, il procuratore capo Giuseppe Amato ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente, con indagini iniziali focalizzate sulle vittime e sulla possibilità di eseguire autopsie. In risposta all’incidente, i sindacati Cgil e Uil hanno annunciato uno sciopero nazionale per la sicurezza sul lavoro, estendendo la durata dell’azione prevista a otto ore. Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, ha definito l’accaduto un’ennesima strage, evidenziando l’urgenza di migliorare le condizioni di sicurezza lavorativa.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha ricevuto le condoglianze del presidente Sergio Mattarella che ha richiesto di fare chiarezza sulle cause dell’incidente. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso vicinanza ai familiari delle vittime.
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