Il solito Trump, vittimista e aggressivo, mette nel mirino Kamala
Un nuovo show trumpiano, gonfio di livori e di rivendicazioni infantili del tipo: «È un mio diritto fare attacchi personali, dato che Kamala Harris è responsabile di accuse false nei miei confronti».
Tolto dal mirino l’obiettivo Joe Biden, Trump si è accanito su Kamala Harris, durante una conferenza stampa organizzata nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey. Trump ha iniziato a mitragliare la candidata democratica accusandola di «distruggere ogni cosa che tocca» e screditandola di fronte al pubblico di elettori: «Se sarà eletta la Harris, le vostre finanze e il vostro Paese non si riprenderanno più». A parte gli attacchi furiosi ma prevedibili dell’ex presidente americano, la conferenza comizio ha inaugurato una singolare tipologia di branded content: alle spalle del tycoon repubblicano c’era un tavolo pieno di prodotti, biscotti, cereali, miele, che sarebbero legati ad alcuni sponsor della sua campagna elettorale.
E poi accuse, ancora accuse alla gestione dell’economia da parte di Biden, a suo parere fortemente influenzata da Kamala Harris, che ha usato il suo ruolo e la sua posizione di vicepresidente, per diffondere idee e visioni da «sinistra radicale». Visione per la quale, secondo quanto detto da Trump, le politiche economiche di Harris «hanno totalmente fallito e causato una catastrofe per il nostro paese». Una presidenza affidata a Kamala Harris «sarebbe un incubo».
Con un focus diretto sull’ambiente e le politiche green, Trump ha trovato il modo di colpevolizzare ulteriormente la sua rivale dem: «Metterò fine alla guerra di Kamala all’energia e al Green New “scam” (truffa, al posto di deal)» e, soprattutto una minaccia/promessa all’industria dell’automotive. «Metterò fine anche agli obblighi per favorire i veicoli elettrici, nonostante l’endorsement di Elon Musk», ha detto Trump.
Intanto i Servizi segreti lavorano per garantire a Donald Trump il diritto di parola e di comizio. È infatti stato approvato un piano per proteggere il candidato repubblicano durante i suoi monologhi all’aperto dopo l’attentato di luglio: lo riferisce il Washington Post. L’Intelligence ha deciso di utilizzare vetri antiproiettile per proteggere il tycoon, così come sarebbero state adottate altre misure di estrema sicurezza che normalmente non sono autorizzate per la tutela dei soli candidati alla presidenza.
Dal canto suo Trump non ha rinunciato al consueto vittimismo: «È stato un miracolo e Dio aveva qualcosa in serbo per noi, forse è perché vogliamo salvare il mondo», ha detto Trump a proposito dell’attentato cui è sopravvissuto.
Comizio anche per il fronte democratico: nella sua prima apparizione con Kamala Harris dopo il suo ritiro dalla corsa presidenziale, Joe Biden ha finto di non ricordare il nome del candidato repubblicano per la Casa Bianca e poi lo ha storpiato in Donald Dump (che in inglese significa discarica).
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